A COSA SERVE LA VITTORIA DI SYRIZA?

di Gaetano Sebastiani

Dopo aver assistito alle celebrazioni nelle piazze di Atene ed ai patetici tentativi di identificazione con il clima festante di certa sinistra italiana (è sempre comodo salire sul carro del vincitore, no?), è tempo di capire se la vittoria di Syriza ha una funzione concreta nello scardinamento dello status quo.

Da un punto di vista meramente simbolico, questo voto produce senza dubbio qualche scalfittura al freddo edificio tecnocratico di Bruxelles. Le dichiarazioni rabbiose dei manichei dell’austerity sul rispetto dei patti o sulla non concessione di ulteriori deroghe al governo ellenico certificano che l’esito delle urne in Grecia, sebbene ampiamente previsto, non ha di certo suscitato l’entusiasmo degli eurocrati. E ricordano alle altre forze euroscettiche che indietro non si torna.Continue Reading

TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE

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di Marcello D’Addabbo

Chi l’avrebbe mai detto: Jean Claude Junker, usurocrate internazionale e super-evasore globale di un certo spessore, Angela Merkel, odiata esponente dell’inflessibilità contabile nonché truce responsabile del disastro economico che ha messo in ginocchio l’economia degli stati euro-mediterranei (per lei Pigs), François Holland, presidente “sine populo” a terra nei sondaggi per inettitudine politica, Benjamin Netanyahu, sottoposto ad indagini per crimini contro l’umanità dalla Commissione per i Diritti Umani dell’Onu a seguito dei recenti massacri di Gaza, Donald Tusk, custode dell’ortodossia burocratica e lobbistica, Ahmet Davutoğlu, primo ministro della Turchia, nazione che è tra i maggiori finanziatori dell’Isis (!), Matteo Renzi, ex campione elettorale in declino e ormai conclamato incantatore di lombrichi (i serpenti – al contrario di questi ultimi – sono animali dotati di una certa perspicacia). Insomma alcuni tra i personaggi attualmente più odiati dall’opinione pubblica europea, responsabili del declino dell’occidente, erano lì, a Parigi, in prima fila a manifestare alla testa di un corteo – udite udite – di quasi due milioni di persone! Che miracolo, che superba creazione dell’immaginario umano, se non li avessimo visti con i nostri occhi non ci avremmo creduto.

Ed infatti soltanto una manciata di giorni fa tutto questo sarebbe stato impossibile da realizzare e i citati capibastone della cosca politica occidentale sarebbero stati non solo fischiati ma costretti a togliere il disturbo passando attraverso un cordone di polizia. Per giunta ciò è accaduto, miracolo nel miracolo, nella Francia di Marine Le Pen, recentemente innalzata dalla marea populista al rango di madrina della nazione. Forse questi manigoldi avrebbero dovuto recarsi in una moschea e tributare canti e preghiere di ringraziamento ad Allah per tanta grazia accorsa in loro aiuto. Meno male che ci sono i jihadisti a salvarci, avranno pensato, neanche una contestazione è salita da quella piazza, dopo tutto quello che abbiamo fatto contro di loro. Gli europei, o comunque quelli lì rappresentati, sfilano in corteo dietro di noi e senza l’intenzione di caricarci! Una favola.

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IL FUTURO DEI POPOLI RISIEDE NEL SOVRANISMO

di Gaetano Sebastiani

Non sentite anche voi gli scricchiolii sinistri dell’impalcatura globalista? Non avete percepito quel tipico rumore che produce una struttura decadente prima di crollare? No, non facciamo riferimento alla débacle nelle Elezioni Midterm di Obama. Sapete bene che chiunque vinca (o perda) negli USA, oggi o domani, rappresenta solo l’ennesimo burattino nelle mani dell’élite mondialista che viene usato e poi gettato via per procedere senza eccessivi intoppi all’attuazione dell’agenda del New World Order. A proposito: dove sono finiti gli “obamisti” di mezzo mondo, quei radical-chic di sinistra ben pensanti che avevano salutato l’avvento del presidente nero come l’inizio di una nuova e radiosa era? Ricordate le scene di giubilo per strada (negli States) e nei salotti buoni delle Tv (in Europa), durante le quali si pontificava sulla venuta del “salvatore” dell’umanità? C’è ancora qualcuno che ha il coraggio di difendere questa amministrazione? Che sia in grado di evidenziare qualche differenza con quella precedente? Che sia capace di affermare che abbiamo vissuto anni di pace e prosperità? Nessuno?

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